Tutto è cominciato una mattina un pò freddina e dove il sole stentava ad uscire. Ma non sono tipo da farsi impressionare quando mi metto in testa una cosa…. Sapevo che i giorni a seguire la pioggia ci avrebbe graziati così mi sono seduta in macchina e mi sono diretta in un bel vivaio che si trova sulle sponde del lago di Varese. Quando sono scesa ho incontrato il sig. Claudio che mi avrebbe aiutato a portare a termine uno dei miei progetti del 2018: trasformare una striscia di desolato prato in una bellissima aiuola ricca di fiori, colori e profumi. Arrivata dal vivaista, con poche idee e ben confuse, ho mostrato a chi se ne intende cosa mi sarebbe piaciuto realizzare. Ho detto che avrei voluto un angolo in giardino con fiori che potevo tagliare per formare un bel mazzo da mettere in soggiorno e che senza ombra di dubbio avrei voluto delle rose, le mie amate peonie, gli agapantus, una camelia e delle ortensie. Partendo da lì e con l’aiuto di Giacomo, un ragazzo con cui avevo già lavorato quando mi occupavo dell’organizzazione degli eventi al mio circolo di golf, abbiamo iniziato.
Devo dire che la mia ignoranza in campo botanico è abbastanza vasta, ma mi piace imparare e mano a mano che le piante venivano prese e messe a formare il mio angolo qualcosa in più sapevo.
La camelia non richiede una zona particolarmente soleggiata, le ortensie vogliono tanta acqua per fare dei bei fiori grandi, il timo può essere anche un tappezzante con deliziosi fiorellini color crema, esiste una pianta ( di cui già non ricordo più il giusto nome botanico….) i cui rami si piegano all’inverosimile senza spezzarsi e fa dei piccoli fiori profumatissimi. Durante la ricerca delle varie specie che andranno a formare una bella macchia di colore in giardino, Giacomo mi ha proposto il corbezzolo, una pianta a dire il vero non particolarmente affascinante ma che e ho amato da subito, perché ha portato alla memoria un’immagine del mio papà che usciva in giardino a mangiare qualche frutto nella casa che avevamo in toscana, sembra anche a voi una buona ragione, vero?
Finita la scelta abbiamo caricato il nostro bottino sul furgone di Claudio e ci siamo diretti a casa.
Forza Gisella vanga in mano ora devi lavorare…. Dopo aver riprodotto la struttura dell’aiuola sul mio pezzetto di prato abbiamo davvero messo i guanti ed abbiamo iniziato le grandi manovre.
Il risultato mi piace, devo solo essere paziente …. la natura ha i suoi tempi e solo fra qualche anno vedrò le piante ricoprire tutto lo spazio e regalarmi tanti fiori da portare in casa.
Ecco il prima e dopo
A dirvi la verità sono soddisfatta 🌺
p.s. Zion guardava, annusava e secondo me qualche domanda se la faceva…. per ora non ha fatto danni!!!