Iniziamo la stagione così ☺️
Foto @mypie.site
Iniziamo la stagione così ☺️
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Il tempo corre così veloce…. Siamo quasi alla metà di settembre, un tempo accompagnavo a scuola i bambini, mi fermavo a bere un caffè con le mie amiche e poi iniziava la giornata.
Oggi vivo una situazione diversa. I miei figli non li debbo più accompagnare a scuola ed il caffè lo continuo a bere con amiche nuove, ma non per questo meno care di quelle di un tempo.
Nonostante le tante belle stagioni dell’anno il mese di Settembre è sempre fra i miei preferiti. È il mese del cambiamento: nelle temperature, negli armadi, in cucina. È il mese in cui quando esco respiro a pieni polmoni i profumi nuovi che impregnano l’aria, osservo le foglie che cominciano a cadere svolazzando sul terreno, mi godo la luce più dolce che ci regala il sole.
Central Park fra qualche tempo sarà splettacolare con i suoi rossi, i gialli e i fiori che verranno messi a dimora in alcune zone. Camminerò in questo angolo di New York che continua a sorprendermi stagione dopo stagione. Mi porterò una cupcake e la gusterò su una panchina con calma, ascoltando i rumori ovattati della città. Ovattati grazie alle piante, ma anche perché il traffico che rendeva New York una città rumorosa e caotica oggi non c’è ancora. Il Covid ha stravolto la città ed i suoi abitanti. Io resto però fiduciosa, torneranno i turisti, si tornerà a mangiare all’interno dei ristoranti ed io volerò finalmente in Italia per abbracciare la mia famiglia e per conoscere la mia nipotina. Non vedo l’ora!
E voi? Come sta andando il vostro Settembre?
Foto apertura mypiesite
Quando ero bambina andavo a raccogliere la frutta nel giardino di zia Anita. A dire proprio la verità era piuttosto un “andare a mangiarla sulle piante di nascosto”. Se i grandi, invece, ci chiedevano di andare a prendere della frutta per fare qualche preparazione come una torta o la marmellata erano musi lunghi… però ci “toccava“.
Da ragazzina vivere il giardino era una normalità ora invece diventa una necessità. Sì perché vivere in una grande metropoli ha i suoi pro ed i suoi contro. Un contro è vivere il traffico ed i rumori con quotidianità, e così diventa indispensabile trovare degli angoli silenziosi o organizzare escursioni fuori porta per immergersi nel verde della natura.
Con grande piacere ho scoperto che dalla fine di settembre sino ad ottobre inoltrato gli americani si dilettano con l’ apple picking. Un pò quello che succede nel nostro trentino: si vanno a raccogliere le mele. Nello stato di New York – come in altre zone degli Stati Uniti – ci sono distese di alberi di melo dove andare a raccogliere dalla piante i frutti. Accanto a questi campi ci sono, solitamente, fattorie che posseggono piccoli angoli interni dove si possono acquistare prodotti home made: marmellate, apple cidre, torte di mele e le famose mele caramellate.
L’andare a raccogliere mele può diventare un’occasione per stare in mezzo alla natura ed in compagnia di amici. A dire il vero gli americani creano proprio degli eventi famgliari attorno a questa attività. Un modo per passare un weekend o qualche ora all’aria aperta e tutti assieme.
Una cosa che trovo adorabile è fermarsi ad un tavolo da picnic, sotto ad una bella pianta di melo e gustarsi un donut al sidro di mela o sorseggiare un bicchiere di sidro caldo gustando il cibo portato da casa.
Ci sono tante differenti varietà di mele e le mie preferite sono le McIntosh, sono squisitamente croccanti e non troppo dolci. Le utilizzo spesso anche nelle mie ricette ma gustarle a morsi per me è il top!
Andrete a raccogliere le mele? Volete qualche suggerimento? Chi se ne intende mi ha consigliato di prestare attenzione a queste cose:
– le mele mature sono quelle che si staccano facilmente dal ramo girando il frutto su se stesso e tirando gentilmente
– evitare gli alberi dove ci sono molte mele in terra, probabilmente la maturazione è troppo avanzata
– visto che siamo in un orchard e raccoglieremo un bel cesto di mele meglio prenderne alcune più acerbe in modo che possano durare qualche giorno in più
– e ultimo consiglio controllare che neppure una mela sia leggermente danneggiata, andrebbe a rovinare anche quelle sane.
Ora non mi resta che attendere una bella giornata, salire in macchina, dirigermi in un orchard e portarmi un bel cestino da riempire!
Le sere si allungano e l’aria diventa sempre più fredda. I colori delle foglie cominciano a cambiare: giallo, arancio, rosso. Uno splendore andare a camminare nei boschi con Zion, si può anche cadere vicino ad un bel porcino (mi è proprio successo così 😬) che poi finisce nel risotto. Ovunque si guardi si è avvolti dalla bellezza della natura, dalle sue mille sfumature e dai suoi inconfondibili profumi: terra bagnata, olea fragrans, odore di fumo… adoro tutto ciò!
Con l’autunno si mettono le mani nella terra, si prepara il giardino, si piantano i bulbi che fioriranno in primavera. Regaleranno allegria ai nostri spazi esterni altrimenti un pò tristi e grigi. Si comprano le eriche rosate, i crisantemi dai fiori piccini, i ciclamini ed i cavoli ornamentali. Tutte piante che non temono i rigori invernali e che fanno esplodere il giardino di vitalità. Sapete che il colore rosa, secondo la cromoterapia, stimola l’intuito, apre la mente alle novità e mette in fuga i pensieri negativi? Almeno una piantina rosa dovete averla sul balcone….
A chi proprio non è giardiniere ma si vuole cimentare, consiglio di acquistare i cavoli ornamentali. Sono facili da curare, non temono le temperature sotto lo zero, necessitano di terreno umido e durante l’inverno sopportano anche il tiepido sole. Se non li mettete in terra potreste fare una composizione con tenere viole e qualche piantina con belle bacche. Avrete un mini bosco sul balcone….
Se poi amate questa pianta come me, potreste farne anche un bel centrotavola, qualche richiamo viola nell’apparecchiatura farà risaltare il vostro capolavoro.
Anche i ciclamini sono tipiche piante autunnali. Mi ricordo le bellissime e giganti ciotole di questi fiori che aveva in casa mia zia. Non so se ogni tanto sostituisse qualche pianta perchè il ciclamino ha bisogno di temperature fresche per vivere a lungo e tendenzialmente in casa ci sono più dei 18 gradi che lui ama, il dubbio ce l’ho ancora…. Nel caso li metteste sul terrazzo vi consiglio di riporli in una zona più riparata quando il freddo si fa rigido. Rifioriranno l’anno successivo semplicemente lasciando cadere i fiori da soli (io di solito li taglio, non si fa!) bagnando meno la pianta nella stagione calda e trapiantando in un nuovo vaso in autunno. Dopo che avrete ricominciato ad innaffiare regolarmente vedrete che poco a poco le foglie si faranno più forti ed i boccioli appariranno.
Altre piantine che trovo di una poesia e delicatezza unica sono le viole del pensiero. Ne esistono di tante varietà e colori. Sono delle piante che rispetto al loro aspetto fragile sono fortissime, resistono bene sotto la neve. Sono bellissime messe in terra a formare bordure, nei vasi a formare cuscini colorati e sui davanzali. Come tutte le piante di cui vi ho parlato anche le viole amano terreno umido ma non fradicio e preferiscono il sole della mattina e della sera, quindi se il vostro terrazzo o terreno hanno il sole nelle ore più calde del giorno forse non sono il fiore più adatto.
Un’idea per un segnaposto con questi bei fiori? Tagliatene qualcuno, legate il mazzettino e mettetelo in una tazzina da caffè davanti al posto di ogni commensale. Porterà una ventata di allegria e tenerezza sulla vostra tavola.
Luce e sole, invece, sono i luoghi ideali dei settembrini. Piccole margherite dai mille colori: gialli, arancio, rosa, bordeau e anche azzurri. Non devono mai avere ristagno d’acqua e dovete staccare i fiori secchi. È una pratica un pò noiosa ma vi garantirà piante sempre fiorite con fiori grandi e sani .
Mi stavo dimenticando le bacche, quelle della skimmia sono bellissime. Questa pianta potete lasciarla in vaso o metterla in terra; anche lei sopporta bene il rigore delle temperature invernali. Mi piace utilizzare le bacche nelle mie composizioni perché si sposano benissimo con i fiori autunnali. Generalmente le acquisto dal fiorista o a volte mi capita di raccoglierle durante le mie passeggiate con Zion. Ecco due idee da cui prendere spunto e con cui vi auguro buon fine settimana.
foto web, pinterest e mypiesite
A volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Viviamo in un paese in cui bellezze naturali, storia e buona cucina fanno capolino ovunque uno guardi. Sarà per questo che sempre più turisti visitano i mille angoli italiani. Si perchè oggi vi racconto di una gita fatta poco tempo fa in compagnia di amici. Non vi parlerò delle grandi città famose come Venezia, Firenze e Roma ma di un piccolo centro seduto fra le colline della Franciacorta e le acque del lago d’Iseo.
Iseo è un bellissimo borgo medioevale, ricco di stradine con sbocchi sulle acque limpide del lago, bei negozi e tanti piccoli ristoranti con tavolini apparecchiati nei dèhors. Al centro della cittadina c’è piazza Garibaldi con i bei portici. Da lí si raggiungono parecchi luoghi interessanti fra cui il castello di Iseo costruito nel 1100 circa con le belle 4 torri di pietra e dove nelle sale restaurate si trova la biblioteca comunale. Facendoci guidare da Alberto siamo sbucati in una piazza minuscola ma su cui si affacciavano ben tre chiese – di cui una oramai sconsacrata – una posto ricco di fascino e storia.
Passeggiando sul lungo lago si respirava un’aria di vacanza. Persone sedute al sole che prendevano un’aperitivo, che attendevano il traghetto pazientemente o che passeggiavano come noi osservando tutto e tutti.
Katia mi ha accompagnato in un micro negozio dall’aspetto estremamente elegante e sofisticato dove centinaia di boccettine di cristallo erano allineate ordinatamente sulle mensole: Manuela e dintorni. Nomi sconosciuti, stravaganti e affascinanti mi incuriosivano. La proprietaria, Manuela, ci ha accolti con un sorriso e con modi garbatissimi mi ha svelato cosa racchiudevano quelle belle bottigliette. Rosa di maggio, nocciola, cannella, vetiver e ribes nero oppure mandarino, mughetto, cardamomo, sandalo e ambra. Sarei rimasta tutto il giorno a scoprire nuovi profumi e ad ascoltare come queste essenze mescolandosi creavano magie. Insomma non ho resistito e mi sono comperata un nuovo profumo che diventerà il mio inseparabile compagno di tutti i giorni. Il suo nome? Quercus di Penhaligon’s
Sulla via del ritorno ci siamo fermati brevemente anche alla riserva naturale Torbiere del Sebino che mi sarebbe piaciuto visitare in sella ad una bicicletta.
Vi lascio con qualche foto chissà se vi piacciono…
e vi ringrazio, come sempre, della visita
foto apertura web le altre mypiesite
È il fiore dell’estate per eccellenza. I suoi colori mettono allegria e vedere un campo di girasoli è sempre un’emozione. Anche a voi piacciono questi giganti fiori gialli?
Quando ero bambina e tornavo con i miei genitori dalle vacanze toscane, schacciavo il naso contro il finestrino per vedere quel mare giallo.
Tanti i pittori che hanno rappresentato su tela questi bei fiori ma i Girasoli di Van Gogh, per me, sono forse la più bella rappresentazione nel mondo dell’arte. Sembrano emanare energia e buon umore
e se avere appeso al muro uno dei 4 quadri di Van Gogh è cosa alquanto improbabile, possiamo magari ripiegare su qualche fiore che porta comunque la gioia in casa
ma non rileghiamoli solo alla casa però. Immaginate una sera d’estate, qualche luce sopra le vostre teste, la compagnia di buoni amici e cibi semplici e gustosi nei vostri piatti…. Un sogno realizzabile anche nel vostro giardino o sulla terrazza basta un poco di buona volontà
Pochi giorni fa riguardando alcune vecchie foto sono incappata in questa
l’ho scattata qualche anno fa prima dell’arrivo di alcune amiche. Il motivo della mini riunione era il festeggiamento dei miei 50 anni. Un tè ed un brindisi dopo aver soffiato sulle candeline della mia speciale torta. (home made ed in questa foto pure senza candeline….)
Ed i girasoli rossi sono poco belli?
Ho un mio metodo per fare durare più a lungo questi fiori giganti. Bisogna mettere un tappino di candeggina nel vaso con l’acqua fresca, tagliare il gambo in obliquo e fare tanti piccoli taglietti sul fondo in modo che i fiori possano “bere” tutta l’acqua che serve. Bene ora che vi ho svelato il mio piccolo segreto che facciamo, usciamo a comperarne un bel mazzo?
foto dal web e di mypiesite
Tutto è cominciato una mattina un pò freddina e dove il sole stentava ad uscire. Ma non sono tipo da farsi impressionare quando mi metto in testa una cosa…. Sapevo che i giorni a seguire la pioggia ci avrebbe graziati così mi sono seduta in macchina e mi sono diretta in un bel vivaio che si trova sulle sponde del lago di Varese. Quando sono scesa ho incontrato il sig. Claudio che mi avrebbe aiutato a portare a termine uno dei miei progetti del 2018: trasformare una striscia di desolato prato in una bellissima aiuola ricca di fiori, colori e profumi. Arrivata dal vivaista, con poche idee e ben confuse, ho mostrato a chi se ne intende cosa mi sarebbe piaciuto realizzare. Ho detto che avrei voluto un angolo in giardino con fiori che potevo tagliare per formare un bel mazzo da mettere in soggiorno e che senza ombra di dubbio avrei voluto delle rose, le mie amate peonie, gli agapantus, una camelia e delle ortensie. Partendo da lì e con l’aiuto di Giacomo, un ragazzo con cui avevo già lavorato quando mi occupavo dell’organizzazione degli eventi al mio circolo di golf, abbiamo iniziato.
Devo dire che la mia ignoranza in campo botanico è abbastanza vasta, ma mi piace imparare e mano a mano che le piante venivano prese e messe a formare il mio angolo qualcosa in più sapevo.
La camelia non richiede una zona particolarmente soleggiata, le ortensie vogliono tanta acqua per fare dei bei fiori grandi, il timo può essere anche un tappezzante con deliziosi fiorellini color crema, esiste una pianta ( di cui già non ricordo più il giusto nome botanico….) i cui rami si piegano all’inverosimile senza spezzarsi e fa dei piccoli fiori profumatissimi. Durante la ricerca delle varie specie che andranno a formare una bella macchia di colore in giardino, Giacomo mi ha proposto il corbezzolo, una pianta a dire il vero non particolarmente affascinante ma che e ho amato da subito, perché ha portato alla memoria un’immagine del mio papà che usciva in giardino a mangiare qualche frutto nella casa che avevamo in toscana, sembra anche a voi una buona ragione, vero?
Finita la scelta abbiamo caricato il nostro bottino sul furgone di Claudio e ci siamo diretti a casa.
Forza Gisella vanga in mano ora devi lavorare…. Dopo aver riprodotto la struttura dell’aiuola sul mio pezzetto di prato abbiamo davvero messo i guanti ed abbiamo iniziato le grandi manovre.
Il risultato mi piace, devo solo essere paziente …. la natura ha i suoi tempi e solo fra qualche anno vedrò le piante ricoprire tutto lo spazio e regalarmi tanti fiori da portare in casa.
Ecco il prima e dopo
A dirvi la verità sono soddisfatta 🌺
p.s. Zion guardava, annusava e secondo me qualche domanda se la faceva…. per ora non ha fatto danni!!!
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