Siamo sempre più spesso incollati a schermi che ci permettono di informarci su mille argomenti. Tablets, computer e telefonini sono diventati oggetti indispensabili nelle nostre vite. Per lavoro o per diletto tanti di noi sono lì attaccati tutto il giorno a questi oggetti.
Tempo fa scaricai anche qualche libro sul mio Ipad. I classici, quelli che ogni tanto amo rileggere, Jane Austin o Proust. Però…. però non provo le stesse belle sensazioni dell’ avere un libro in mano. Sfogliare le pagine, poter sottolineare o scrivere qualche appunto (lo so che qualcuno leggendo si metterà le mani nei capelli e penserà: “Non si fa!”) è cosa unica. Aprire un manoscritto per leggere anche poche righe è sicuramente più appagante che tenere in mano un tablet. Siete della mia stessa idea?
Quest’estate ho letto alcuni bei libri, uno di questi è un romanzo che mi ha “incollata” alle sue pagine da subito. Il titolo? La verità sul caso Harry Quebert.
È un libro uscito qualche anno fa e fu un grande successo. L’autore Joël Dicker è nato nel 1985 e l’aver vinto importanti premi nel mondo della letteratura in così giovane età mi ha incuriosita.
Inizio a leggere le prime pagine e mi trovo in luoghi, strade e situazioni che mi sono famigliari, ricordi ancora vividi di quando vivevo negli Stati Uniti. Già questo fatto mi entusiasma…. Proseguendo nella lettuta realizzo che è un bel giallo, di quelli che ti confondono le idee e che ti fanno immaginare chi possa essere il colpevole, ma sino alla fine non ne hai certezza.
La trama è interessante. Nell’estate del 1975 Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente da una cittadina del New Hampshire. Le ricerche che la polizia svolge non portano alla soluzione del caso. Nella primavera del 2008 a New York Marcus Goldman, un giovane scrittore di successo, viene preso dal blocco dello scrittore. Chiede aiuto a Harry Quebert, suo vecchio professore universitario, illustre romanziere e caro amico, che lo invita nella sua villa dicendo che lì troverà la giusta ispirazione. In quei giorni Marcus scopre che Harry ha avuto una storia d’amore con Nola e nel contempo non riesce ad uscire dallo stallo e non scrive neppura una sillaba. Decide di tornare a New York ma proprio dopo il suo rientro nella Grande Mela accade qualcosa di imprevisto: Harry Quebert viene accusato di avere ucciso la giovane Kellergan. Il cadavere della ragazza viene scoperto nel giardino della sua villa assieme alla prima copia del romanzo che lo rese famoso . All’epoca della sparizione della ragazza lo scrittore era già stato sospettato. Dopo 33 anni non sembrano esserci più dubbi: l’assassino è lui. Harry che aveva una relazione illecita con Nola, era un pervertito, e sicuramente qualcosa lo aveva portato ad ucciderla. Marcus prende la sua macchina e torna nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta, nella speranza di riuscire a dipanare la matassa ed aiutare Harry. Chi ha ucciso Nola Kellergan? Durante il periodo in cui cerca il vero colpevole Marcus promette al suo editore che scriverà un bellissimo romanzo sulla vicenda. Stop! ora non vi racconto altro….
Tanti sono i personaggi che si rincorrono nelle pagine e tutti sono ben costruiti. Ognuno nasconde qualche segreto e ciò impedisce di capire, sino all’ultima pagina, chi sia l’omicida. Più che continue rivelazioni ci sono spostamenti dal punto di vista. Cosa c’è di vero in ogni storia raccontata dai vari protagonisti e cosa di falso? Dipende da chi racconta, da come, e dal perché. Una regola semplice che però è difficile applicare in modo efficace. In questo romanzo l’autore lo fa in maniera ineccepibile.
Ho trovato questo libro di facile lettura, scritto in maniera scorrevole e sempre con un ritmo serrato. Il mio giudizio è positivo. Si mi è piaciuto ed ora lo sta leggndo la mia mamma. Unica pecca, secondo me, è la descrizione dell’amore fra i due protagonisti a volte è un po stucchevole.
Voi avete già letto questo romanzo? No? Ho solleticato la vostra curiosità? Immaginatevi sulla vostra poltrona preferita, in una giornata un pò bigia con in mano il libro. Non lasciatevi intimorire dal numero delle pagine, sono parecchie, ma non ve ne accorgerete neppure.
Ora non mi resta che augurarvi buona lettura!