A volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Viviamo in un paese in cui bellezze naturali, storia e buona cucina fanno capolino ovunque uno guardi. Sarà per questo che sempre più turisti visitano i mille angoli italiani. Si perchè oggi vi racconto di una gita fatta poco tempo fa in compagnia di amici. Non vi parlerò delle grandi città famose come Venezia, Firenze e Roma ma di un piccolo centro seduto fra le colline della Franciacorta e le acque del lago d’Iseo.
Iseo è un bellissimo borgo medioevale, ricco di stradine con sbocchi sulle acque limpide del lago, bei negozi e tanti piccoli ristoranti con tavolini apparecchiati nei dèhors. Al centro della cittadina c’è piazza Garibaldi con i bei portici. Da lí si raggiungono parecchi luoghi interessanti fra cui il castello di Iseo costruito nel 1100 circa con le belle 4 torri di pietra e dove nelle sale restaurate si trova la biblioteca comunale. Facendoci guidare da Alberto siamo sbucati in una piazza minuscola ma su cui si affacciavano ben tre chiese – di cui una oramai sconsacrata – una posto ricco di fascino e storia.
Passeggiando sul lungo lago si respirava un’aria di vacanza. Persone sedute al sole che prendevano un’aperitivo, che attendevano il traghetto pazientemente o che passeggiavano come noi osservando tutto e tutti.
Katia mi ha accompagnato in un micro negozio dall’aspetto estremamente elegante e sofisticato dove centinaia di boccettine di cristallo erano allineate ordinatamente sulle mensole: Manuela e dintorni. Nomi sconosciuti, stravaganti e affascinanti mi incuriosivano. La proprietaria, Manuela, ci ha accolti con un sorriso e con modi garbatissimi mi ha svelato cosa racchiudevano quelle belle bottigliette. Rosa di maggio, nocciola, cannella, vetiver e ribes nero oppure mandarino, mughetto, cardamomo, sandalo e ambra. Sarei rimasta tutto il giorno a scoprire nuovi profumi e ad ascoltare come queste essenze mescolandosi creavano magie. Insomma non ho resistito e mi sono comperata un nuovo profumo che diventerà il mio inseparabile compagno di tutti i giorni. Il suo nome? Quercus di Penhaligon’s
Sulla via del ritorno ci siamo fermati brevemente anche alla riserva naturale Torbiere del Sebino che mi sarebbe piaciuto visitare in sella ad una bicicletta.
Vi lascio con qualche foto chissà se vi piacciono…
e vi ringrazio, come sempre, della visita
foto apertura web le altre mypiesite