Amicizia e menzogne

Anche a voi sembra che queste due parole non possano andare a braccetto?

Ho già scritto altre volte sull’amicizia, è uno di quegli argomenti che mi sono cari. L’amico è una persona importante nella mia vita, è colui che mi conosce a fondo, colui che mi sa leggere e a cui permetto di leggermi. Patrizia, Isa, Monica, Alessandra, Margot. Potrei aggiungere altri nomi alla lista ( ma non troppi…) Tutte loro mi fanno stare bene, con loro so che posso essere me stessa, a loro so che posso confidare segreti, gioie o preoccupazioni, so che non ci sono invidie nascoste, so che sono leali, che mi dicono le cose come stanno, che mi aiutano quando ne ho bisogno.

Le amicizie recenti o di lunga data hanno tutte due caratteristiche: lealtà e sincerità Questi sono i miei due fondamentali. Certo a volte sono prerogative che non tutti hanno, ma io sì. Me le hanno insegnate sin da piccola: rispetto, sincerità, generosità, fiducia, solidarietà e stima. Questi sono i valori importanti che cerco in un’amico e sono gli stessi con cui sono cresciuta e che spero di aver passato ai miei figli.

Loredana del blog https://www.snowinluxury.com/ ha scritto di amicizia e delusioni che sono derivate dall’aver riposto fiducia nelle persone sbagliate.

Capita di sbagliarsi a volte, ma si va avanti. Si chiude un capitolo ma non per questo i valori vanno perduti.

Però no, amicizia e menzogne non vanno proprio a braccetto!

La pensate come me?

Un abbraccio a tutte voi! 😚

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Non c’è più

Qualche tempo fa mi telefonò una cara amica avvertendomi che era mancata una conoscente. Era la mamma di due ragazze che erano a scuola con i miei figli, una donna circa della mia età con ancora tante cose da fare, da vedere, da amare; con una famiglia che la amava, due figlie ed un marito che ora sono soli ad affrontare la vita ed il dolore. Questo dolore che sembra non finire mai, che ti accompagna dal mattino sino a quando sfinito riesci a chiudere gli occhi la sera, che ti trapassa il cuore e che non dà mai pace. Mi ricordo ancora lo stordimento che mi avvolse quando mancò mio papà tanti anni fa. Eppure poco alla volta il fardello che sembra schiacciarti diventa più leggero forse perché tu sei diventato più forte, la vita con difficoltà riprendere il suo andare e nella mente restano i momenti belli.

Mi sono chiesta se c’è qualcosa da dire, da fare per essere d’aiuto in momenti simili. Le risposte mi sono venute leggendo un libro scritto da un autore americano. Ho letto  che una fra le cose più importanti per chi ha perso un affetto è  la presenza fisica, avere accanto qualcuno in un momento così triste è di grande aiuto, quindi sì passiamo a trovare chi è rimasto solo senza paura di disturbare. Ricordiamo la persona scomparsa parlandone, sentire il nome pronunciato da qualcun altro fa bene. Diciamo che stiamo pensando a chi soffre perché fa sentire meno soli e diciamo anche mi spiace molto, è un’ancora di salvezza per chi è nel dolore. Facciamoci raccontare di chi non c’è più perchè è un pò come assicurare la sua memoria, sì parlare dei bei ricordi lasciati da chì è mancato è come accertarsi che non lo si dimenticherà.

Ho sempre avuto una sensazione di inadeguatezza quando incontravo chi ha perso una persona cara, invece ora so che posso fare una piccola differenza e che posso essere un momento di svago, un momento di ricordo, un momento di condivisione del dolore, un momento di sollievo se riesco a far apparire un sorriso sul viso di chi deve superare questa dura prova.

La vita è difficile per tanti motivi, affrontare un lutto è uno di questi. Avere accanto chi con tatto, amicizia ed affetto ci aiuta a superare la difficoltà è una benedizione, ne sono convinta.

 

Amicizia

Che cos’è l’amicizia? Probabilmente a questa domanda si possono dare mille risposte. Per me l’amicizia è quel legame che accompagnato ad  affetto, stima, rispetto, fiducia e lealtà ci unisce ad una persona per “sempre”. So che questa mia affermazione può sembrarvi naïf; e so che ci sono altri tipi di legami più superficiali, oppure interessati o anche di convenienza (visto? non sono proprio così naïf 😉). Oggi non vi parlerò di queste situazioni ma vi racconterò di una persona che mi ha fatto ben capire il significato della parola amico

Mio suocero Oreste è un uomo adorabile, essendo un comandante di marina ha vissuto buona parte della sua vita lontano dalla famiglia con grandi sacrifici. Tutte le volte che racconta della sua vita resto incantata, e non sono l’unica. Ha vissuto esperienze affascinanti, ha viaggiato per i quattro angoli del pianeta ed anche superato prove difficili. In mezzo agli oceani ha potuto contare sulla sua esperienza, sulle sue conoscenze, sulla sua prontezza di spirito ma anche su quella del suo equipaggio. Il sentimento di rispetto e fiducia  che si instaura su una nave di 300 metri con persone che lavoravano gomito a gomito per mesi consecutivi credo sia speciale.

Ho avuto il piacere di conoscere in questi anni alcune persone che hanno navigato con Oreste. Il sig. Bistolfi è stato un suo direttore di macchina durante alcuni viaggi. Qualche tempo fa mi hanno raccontato di quando poco più che venticinquenni, siamo nel 1955 circa,  hanno dovuto affrontare un viaggio infinito per raggiungere la località da cui salpava la nave su cui erano imbarcati. Sto parlando di 5 aerei presi per raggiungere un porto del Venezuela per poi navigare sino al lato opposto del pianeta. Ricordi raccontati con risate e un’infinità di particolari.

Gianni Bistolfi è un signore alto nonostante i suoi 92 anni, con un sorriso sereno e quei modi che purtroppo oggi sono andati perduti. Abita a Recco in Liguria, come la maggior parte dei “naviganti”, ed anche ultimamente lo abbiamo incontrato in quanto è venuto a salutare mio suocero durante un soggiorno a Nervi.

Solamente a pronunciare il nome Gianni sul viso di Oreste si accende una luce particolare e la contentezza si impadronisce di lui. Vederli incontrare, salutare ed abbracciare svela il sentimento di piacere che entrambi provano. Sentirli accertarsi che tutto va bene, vedere i loro sorrisi e sentire le loro chiacchere è un piacere. È come essere tornati in un luogo ed un tempo in cui la fretta e la frenesia della vita non esistessero più ma la calma, le buone maniere ed i sentimenti veri la facessero da padrone. Attenzione non sto dicendo che nelle nostre vite ciò non avviene, ma fermarmi e pensare a questi due vecchi signori mi fa vedere con più chiarezza come affrontare alcune situazioni e dare il giusto valore ad alcune persone.

Anche voi avete avuto la fortuna di Oreste ed avete incontrato sulla vostra strada un Gianni? Cosa vuol dire amico oggigiorno per voi? Riusciremo nella nostra società attenta alle apparenze ma meno alla sostanza a trovare qualche attimo di calma per riscoprire i valori veri?  Sì, io credo proprio sì.😊

 

Csaba dalla Zorza

Lo so, sono una “ragazza” fortunata!

Ieri si è svolto il secondo Csaba Day, bellissimo raduno di fan della nota food writer, una giornata dove ho riabbracciato care amiche, ho conosciute persone mooooolto carine (grazie Milena, il tè è buonissimo)  con cui condivido alcune passioni ed il desiderio di imparare cose nuove da una professionista molto garbata e di rara cortesia Csaba dalla Zorza

La Collina dei Ciliegi luogo scelto per la presentazione del nuovo libro Honestly Good era come lo scorso anno di una bellezza mozzafiato, l’organizzazione della giornata perfetta, le tante attività ben organizzate hanno fatto volare le ore trascorse in compagnia di Csaba.

IMG_0901Quest’anno, come lo scorso, ero Ambasciatrice per la Lombardia. Eccomi alla foto di rito assieme a tutte le altre rappresentanti.

In questa foto siamo al Green Corner un angolino dove lasciare la propria opinione rispondendo alla domanda: cosa vuol dire per te Honestly Good?  Speriamo non mandino il mio  breve filmato ….

La mattinata è volata, dopo gli accrediti e la presentazione del nuovo libro, il momento “dediche” ed il laboratorio I dolci senza zucchero dove Csaba assieme a Chiara Rossetto hanno spiegato l’importanza degli ingredienti è arrivato il momento del pranzo. Nei cestini da pic-nic manicaretti deliziosi (ricette di Honestly Good) e tanti si sono accomodati sul prato apprezzando il cibo e il luogo.

Il tè è servito! Sono le 5 Dammann Frères offre un delizioso tè dopo che Csaba ci ha raccontato come gustarlo ed apprezzarlo nel migliore dei modi.

queste invece le foto più “belle”,  indovinate perché 😉

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